mercoledì 11 marzo 2009

pensieri a ruota libera

Oggi il mio ometto compie 18 mesi...lo guardo e mi vengono in mente mille pensieri di quando ero piccola...lo guardo sorridere, giocare, disegnare, lo sento così simile a me che rivivo emozioni e colori della mia infanzia. Ogni giorno cerco di dargli il meglio di me stessa ma, come tutte le mamme del mondo, non so se sia quello giusto, la pedagogista che è in me a volte rimprovera, a volte tace, più spesso acconsente...è solo che quando penso alla mia infanzia mi viene voglia di piangere!!!
Per carità, nulla di traumatico nè di grave, niente stupri o violenze fisiche, niente di tutto ciò. Ma io non ero felice perchè mi sentivo messa da parte, spesso "umiliata" perchè non facevo le cose come gli altri, la mia originalità ed esuberanza sempre additate e mai incanalate. Vorrei che per mio figlio le cose andassero diversamente, vorrei avesse la possibilità di essere se stesso senza vergognarsi di ciò che è. Ancora oggi ci sono delle occasioni in cui mi sento fuori luogo perchè non so come comportarmi, ho paura di sbagliare, paura che qualcuno mi rida dietro e questo a mio figlio non deve succedere. Ma come fare ad evitarlo?
La pedagogista ha un rimedio semplice: lasciare che il bambino segua le sue inclinazioni con il suo tempo, senza forzature e con tanti incoraggiamenti...la mammma risponde:"e te pare facile?" Essere una brava madre, per me, è anche saper capire le esigenze del bambino e seguirle, anche se non è il momento adatto. Mi impegno tanto, ci metto tutta me stessa, e spero tanto che Matteo, da grande, abbia la possibilità di scegliere ciò che vuole diventare in tutta libertà...clochard o dottore, architetto o idraulico avrà sempre la mia approvazione.

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